Non è ancora approvato, ma ha già un nome. Perché il cashback fiscale è una realtà futuribile e intanto però fa già sognare i consumatori italiani. In fondo sarebbe una specie di rivincita su quello che è stato cancellato e ora sta per tornare. Se il governo Draghi aveva bocciato l’idea di un fondo per rimborsare le spese degli italiani e spendere soldi dello stato, ora i partiti ci stanno ripensando. All’orizzonte infatti c’è una proposta che potrebbe mettere d’accordo tutti. Prevede in pratica l’introduzione di un cashback fiscale con una procedura che accredita direttamente i rimborsi grazie all’App IO. La stessa che era nata per il Cashback di Stato e il Supercashback all’inizio del 2021? Esatto, quella.
“Si tratterebbe – possiamo leggere nella proposta – di una norma per la costituzione di una base dati centralizzata con finalità antiriciclaggio, nella quale confluiscono i dati di tutti gli atti notarili. Questo consentirebbe di superare l’attuale frammentarietà informativa e di individuare con più efficacia le operazioni finalizzate al riciclaggio di proventi illeciti quale, ad esempio, la stipula di un numero anomalo di atti costitutivi da parte di un unico soggetto e presso differenti notai”.
E allora come dovrebbe funzionare il nuovo Cashback 2022? Ce lo spiega da una proposta dei parlamentari che fanno parte della Commissione Anagrafe tributaria. Permetterebbe a tutti i consumatori di ottenere i rimborsi dirette su alcune spese che sono detraibili direttamente sul conto corrente tramite l’App IO.