Quella di Omicron trovata in Israele è una variante combinata. In pratica, si tratta di un mix di virus che, mettendosi insieme, si modificano, diventando leggermente più diverse rispetto alle versioni “madre”. Le mutazioni trovate in Medio Oriente sono tra Ba.1 e Ba.2 (le due delle tre principali varianti Omicron di Sars Cov-2). Le autorità sanitarie del Paese stanno controllando l’evoluzione con attenzione, rassicurando: la scienza conosce benissimo il fenomeno, normale nelle diffusioni virali.

Omicron ha tre sottovarianti: la Ba1, la Ba2 e la Ba3. La 2 condivide tre mutazioni con la 1, ma ne ha 28 distinte. La 3, invece, condivide la maggior parte delle sue mutazioni con Ba1 e Ba2, tranne una. Uno studio della Michigan State University fotografa una sua maggiore contagiosità. «La nostra analisi comparativa di tutte le varianti principali, ovvero Alfa, Beta, Gamma, Delta, Lambda, Mu, Ba.1, Ba.2 e Ba.3, rivela che Ba.2 è circa 1,5 e 4,2 volte rispettivamente più contagioso di Ba.1 e Delta. È anche il 30% e 17 volte rispettivamente più capace di BA.1 e Delta, di sfuggire ai vaccini attuali», spiegano gli studiosi. «Pertanto – commentano Jiahui Chen e Guo Wei Wei, ricercatori che hanno condotto l’analisi – prevediamo che Omicron BA.2 sia sulla buona strada per diventare la prossima variante dominante».
In Italia
Sale l’incidenza dei casi di Covid-19 in Italia: questa settimana è pari a 725 casi su 100mila abitanti rispetto a 510 della scorsa settimana. Lo evidenzia, secondo quanto si apprende, la tabella sugli indicatori decisionali del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. L’indice di trasmissibilità Rt sale invece a 0,94 da 0,84. Quattro Regioni/Province autonome sono classificate a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Quindici sono classificate a rischio moderato, di cui due ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Le restanti sono classificate a rischio basso secondo il dm del 30 aprile 2020.Diciassette Regioni/Province autonome riportano almeno una singola allerta di resilienza mentre quattro riportano molteplici allerte di resilienza.

Non solo infezioni alle alte vie aeree come le vecchie varianti. Spuntano nuovi sintomi gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea, gonfiore addominale. Quindi altre spie di un possibile contagio oltre a tosse, raffreddore, febbre, mal di gola e dolori muscolari.