Il terremoto di magnitudo 3.5 registrato oggi a Pozzuoli (Napoli) si colloca all’interno di uno sciame iniziato alle 15:12 e costituito da più di 16 terremoti. A renderlo noto è la rete di monitoraggio dell’Osservatorio vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. “L’attività vulcanica dei Campi Flegrei – spiega la direttrice dell’Osservatorio vesuviano dell’Ingv Francesca Bianco – è costantemente monitorata dalle reti di monitoraggio dell’osservatorio vesuviano. In stretto contatto con il dipartimento della Protezione civile. I parametri geofisici e geochimici analizzati indicano il perdurare dei trend registrati nei mesi precedenti.

Allo stato attuale non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni del sistema a breve termine. Fermo restando che una eventuale futura variazione dei parametri monitorati (sismologici, geochimici e delle deformazioni del suolo) può comportare una diversa evoluzione degli scenari di pericolosità”. L’epicentro è localizzato nell’area della Solfatara, nei Campi Flegrei (Nord-Ovest della città di Napoli) a una profondità di circa 2,7 km.