Nella città commissariata l’unico raggio di sole che si intravede al momento viene dalla Cultura. A splendere è l’attuale Museo Archeologico di Nola con manifestazioni a raffica, anche se è stretto per ospitare altri reperti accatastati nei depositi della Sovrintendenza Archeologica locale. Il Museo Archeologico di Nola è nato nel 2000 nel complesso di Santa Maria La Nova. Dal 1521 ospitava l’ordine delle suore canossiane, di proprietà del Comune. Al momento espone reperti provenienti dal territorio nolano e vesuviano, con una lunga Storia da raccontare dalla Preistoria a quella Medioevale. Con reperti unici esposti come il biberon più antico ritrovato finora in Europa e molto altro proprio nella sala Preistorica.

Visto anche l’impegno del Direttore Arh. Giacomo Franzese, che con le varie manifestazioni che ospita nella struttura, oltre ai visitatori classici, gli ingressi sono aumentati in modo esponenziale anche in un periodo pandemico di Covid 19.

È ormai giunto il momento di pensare ad un edificio più accogliente per iniziare ad imitare il più noto Museo cittadino, il MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) gestito magistralmente dal Direttore Paolo Giulierini che qualsiasi cosa organizza trasforma in oro per il botteghino ed anche per le strutture ricettive nei dintorni allo stesso Museo con ospiti provenienti da tutto il mondo.
LA PROBABILE FUTURA SEDE
Palazzo Orsini è una struttura risalente alla seconda metà del XV secolo, quando il Conte di Nola Orso Orsini ne ordinò la costruzione.

Venne donato poi alla Compagnia di Gesù, per essere poi destinato a quartiere generale di Cavalleria dopo che i Gesuiti furono cacciati dal Regno di Napoli. Nel 1860 fu sede del Distretto Militare, soppresso in epoca recente per fare posto al Tribunale di Nola, alla Procura della Repubblica ed al consiglio dell’Ordine degli Avvocati.

Questa è la struttura che può ospitare il Museo Archeologico definitivamente, visto che la facciata è realizzata con i marmi pregiati provenienti dal Teatro Marmoreo di Nola per volere proprio degli Orsini e che nel cortile è visibile parte di una Villa residenziale del I sec. a.C.
IL TEATRO MARMOREO
Il teatro marmoreo è stato realizzato alla fine del I sec. a.C. e la Città di Nola era una delle poche Città ad avere due Anfiteatri con quello Laterizio. Nel cortile è visibile parte di una Villa residenziale del I sec. a.C. ancora da portare alla luce.

Con un progetto serio l’attuale Tribunale si può trasferire nella Caserma Principe Amedeo in Piazza D’Armi sempre a Nola.
IL DEGRADO
La Caserma Principe Amedeo, una Reggia agonizzante, situato su un lato della grande Piazza D’Armi merita più rispetto e soprattutto un buon progetto visto che in passato già hanno investito per ristrutturare una parte dell’enorme maniero. Ottima sede per il Tribunale, ed enorme parcheggio a disposizione per le lussuose auto degli avvocati.

*Biologo naturalista