Il lago d’ Averno, il mare tra Baia e Lucrino, a cavallo tra Pozzuoli e Bacoli, in provincia di Napoli, si sono improvvisamente colorate. Ma come è possibile? Nessun effetto ottico, è davvero così! Negli ultimi giorni le acque del lago vulcanico nel comune di Pozzuoli si sono effettivamente colorate di rosso. Ci avete chiesto se questo strano evento possa essere connesso al bradisismo o all’attività sismica che ha recentemente interessato l’area, ma in realtà questo fenomeno ha poco a che fare con l’attività vulcanica dei Campi Flegrei.
Il motivo è connesso alla fioritura di un’alga, la specie Planktothrix rubescens. Questo cianobatterio presenta un pigmento fotosintetico di colore rosso, la ficoeritrina, che si comporta proprio come la clorofilla che dona alle foglie il loro tipico colore verde!
Questa microalga fiorisce in genere nei mesi invernali e primaverili. Nel lago d’Averno questo fenomeno si è manifestato nel 2007 e nel 2017 e, con cadenze tra i cinque e i dieci anni, anche nei decenni precedenti.
Ad ogni modo, la fioritura dei cianobatteri è spesso associata alla produzione di tossine che possono essere pericolose per l’uomo e gli altri esseri viventi. Le analisi condotte su alcuni campioni di acqua, prelevati durante la fioritura avvenuta tra marzo e giugno 2007, hanno infatti confermato la presenza di tossine (anabaenopeptina B e anabaenopeptina F).
Di cosa si tratta?
Questa microalga è infatti potenzialmente tossica e potrebbe avere effetti dannosi sull’ecosistema del lago. Proprio in questi giorni i tecnici dell’Arpa Campania (ARPAC) se ne stanno occupando, analizzando i campioni d’acqua prelevati direttamente in loco. Per saperne di più dovremo aspettare i risultati ufficiali delle indagini, che verranno resi noti non appena possibile.
Resta di fatto che con il weekend e le temperature dolci di questi giorni potrebbe essere una meta da visitare per godere dell’ insolito fenomeno della natura a pochi passi da casa