Il contributo di 1.000 è un aiuto erogato una tantum dall’INPS e predisposto in base alla legge di bilancio, che è dovuto ad una determinata categoria di lavoratori. Le condizioni per rivendicare il bonus sono stabilite nella manovra finanziaria 2022: hanno diritto al bonus solo i lavoratori precari che hanno maturato il livello massimo di giorni di malattia computabile dell’Inps.

I requisiti richiesti

L’articolo 1, comma 969 della legge di bilancio 2022 stabilisce la portata del bonus di 1.000 euro. Il beneficio è versato dall’Inps, in via eccezionale, ai lavoratori del comparto privato che:

hanno diritto all’indennità di malattia dell’Istituto;
che nel 2021 sono hanno ricevuto l’indennità prevista dal decreto Cura Italia.

Il secondo requisito si riferisce al rapporto previsto dall’articolo 26, comma 2, del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 (decreto “Cura Italia”), in cui viene equiparato il periodo di assenza dal lavoro dei lavoratori fragili alla degenza ospedaliera.
hi sono i lavoratori fragili?
Si tratta di lavoratori che sono in possesso:

il riconoscimento di una disabilità importante;
una certificazione redatta dai responsabili medico-legali competenti attestante una condizione di rischio conseguente all’immunosoppressione o all’esito di malattie tumorali o all’esecuzione delle relative terapie salvavita.

In aggiunta, il lavoratore deve non poter essere in grado di lavorare in modalità agile.

Il bonus di 1.000 euro è riconosciuto a tutti quelli che hanno maturato il numero massimo di giorni di assenza per malattia indennizzabile, e non contribuisce a formare il reddito (e pertanto non è tassato).
Come e quando arriva il contributo unico e come si può richiedere?
La domanda di contributo deve essere presentata all’Inps, che dovrà inoltre occuparsi della gestione dei pagamenti. La legge di bilancio per il 2022 ha precisato che la domanda deve anche includere un’autocertificazione che dimostri che i requisiti necessari sono stati soddisfatti.