Un’esecuzione: pistola in pugno e sette colpi di sparati mirati, contro la testa di Salvatore Lombardi, che è morto ieri sera a San Severo, nel Foggiano. I protagonisti hanno 17 anni, il killer, e 30, la vittima. L’omicida ha dato appuntamento alla vittima in un bar per bere un caffè insieme e, all’uscita dal locale, ha impugnato la pistola calibro 7.65 e ha sparato sette colpi, 5 dei quali hanno colpito alla testa e al volto il suo “bersaglio”. Così è finito ucciso ieri sera a San Severo (Foggia) Salvatore Lombardi. L’autore del delitto subito dopo i fatti, è tornato a casa e ha chiamato la polizia.

Si è quindi costituito ed è sottoposto a fermo per omicidio. Gli inquirenti stanno indagando per cercare di capire se ci sia un nesso con l’omicidio del padre del 17enne. Morto nel febbraio dello scorso anno dopo essere stato ferito in un agguato compiuto un mese prima. Le indagini non trascurano un regolamento di conti maturato negli ambienti dello spaccio di droga. Il 17enne – a quanto si apprende – avrebbe riferito agli investigatori di aver agito perché temeva per la propria vita.