Nel corso del mese di marzo ai piedi del Vesuvio registrati 98 terremoti di bassa energia. La magnitudo massima è stata tra 1.3 e 0.4. Possibile determinare i parametri ipocentrali di 68 degli eventi registrati. Per Ingv l’incremento del numero di eventi registrato negli ultimi anni è legato essenzialmente ad una sismicità di bassa energia. Confinata nell’area craterica e rilevabile alla stazione OVO (Sede Osservatorio Vesuviano) solo in alcune occasioni. Dall’analisi dei dati GPS non si evidenziano deformazioni del suolo imputabili a fenomeni vulcanici. Le sole stazioni GPS ubicate nella parte alta dell’edificio vulcanico mostrano una significativa subsidenza. Spostamenti orizzontali coerenti con una fase di contrazione del Gran Cono, verosimilmente dovuta ad effetti gravitativi e processi di compattazione e/o scivolamento di terreni poco coerenti ed in forte pendenza.

La sorveglianza vulcanologica tramite Telecamere Termiche Mobili (TTM) e termocoppie rigide ha come degli obiettivi principali. Ad esempio l’individuazione di eventuali variazioni nel tempo dei valori di temperatura misurati al suolo in punti discreti e/o di aree a temperatura maggiore. In modo da evidenziare eventuali modifiche nella distribuzione areale del campo fumarolico. I rilievi sono eseguiti mensilmente in condizioni di non irraggiamento solare (essenzialmente di notte). Utilizzando una termocamera portatile FLIR SC640 ad alta risoluzione (640 x 480 pixel) e sensibilità (<0.06°C +30°C). La termocoppia utilizzata è di tipo K, con errore strumentale di circa 0.1°C nell’intervallo -200÷1260 °C.

Le misure ottenute con la termocamera sono confrontate, quando possibile, con quelle eseguite con termocoppia rigida. Da gennaio 2021 si utilizza una nuova termocamera FLIR T1020 con una maggiore risoluzione (1024 x 768 pixel). Quando possibile, contemporaneamente alla FLIR T1020 si continua ad utilizzare anche la FLIR SC640. La doppia misura consente di calibrare i valori rilevati con la nuova termocamera.