Un incidente mortale è avvenuto questa mattina nel Barese, sulla Strada Statale 172 Turi-Casamassima. A perdere la vita è stata una donna: dopo lo scontro tra due auto non ce l’ha fatta. A quanto si apprende la vittima, di 66 anni, viaggiava sul sedile posteriore dell’auto con a bordo cinque donne, braccianti agricole. Erano tutte di Turi e rimaste ferite, che stavano andando a lavorare in campagna. Ferito anche il conducente dell’altra vettura. È stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per estrarre vittima e feriti dalle lamiere. I rilievi dell’incidente sono affidati ai carabinieri di Gioia del Colle. Da una prima ricostruzione della dinamica dello schianto, emerge che una delle due auto ha invaso la corsia opposta. Ipotizzano gli investigatori, per un sorpasso azzardato.
In seguito all’incidente l’Anas comunica che «sulla strada statale 172 “dei Trulli” è provvisoriamente chiuso il tratto al km 3,370 nei pressi di Casamassima (Bari) a causa di incidente tra due veicoli. Il traffico è deviato con indicazioni in loco». Sul posto sono intervenuti le squadre Anas e le Forze dell’Ordine per la gestione della viabilità. Nonché per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile.
Le reazioni
«In merito al trasporto della manodopera bracciantile che in questo periodo è impiegata nelle aziende agricole per l’avvio della stagione delle grandi campagne di raccolta dei prodotti ortofrutticoli, è necessario intensificare ogni tipo di controllo». Lo dichiara il segretario generale della Fai Cisl Bari Vincenzo Cinquepalmi, esprimendo “cordoglio da parte per la bracciante agricola che ha perso la vita all’alba in un incidente stradale sulla Statale 172 tra Turi e Casamassima, strada che la portava ai campi dove lavorava».
Il sindacalista ripropone la questione «del rafforzamento della prevenzione e della sicurezza per i lavoratori, sui luoghi di lavoro come sulle strade di collegamento per raggiungere il lavoro. Quello di questa mattina – dice – , in cui sono rimaste ferite altre 4 donne braccianti agricole, è l’ennesimo tragico episodio dell’interminabile scia di sangue che continua a funestare il mondo del lavoro agricolo. Chiediamo più impegno sul fronte della prevenzione e della repressione dei comportamenti che mettono a rischio quotidianamente la vita dei lavoratori».