Condannato a 18 anni e 8 mesi di carcere Ciro Russo, l’uomo che tre anni fa tentò di uccidere l’ex moglie dandole fuoco. La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha confermato la sentenza di primo grado del luglio 2020. Aggiungendo 8 mesi per la continuazione con una condanna per maltrattamenti nei confronti della moglie. Una pena che aveva ricevuto in passato. Il 13 marzo del 2019, Russo era evaso dai domiciliari che stava scontando a casa dei genitori a Ercolano. Aveva l’obiettivo di recarsi a Reggio Calabria per cercare di uccidere l’ex moglie Maria Antonietta Rositani. Percorse più di 500 km con lo scopo di mettere in atto il suo atroce piano. E l’attese davanti alla scuola dove lei si recava per accompagnare il figlioletto. Quando la donna era sola. Con la propria vettura Russo speronò l’auto della donna, che si incastrò contro un muro. Quindi, le versò benzina addosso, nell’abitacolo, e le diede fuoco. Poi fuggì. La sventurata si lanciò all’esterno, rotolandosi dentro a una pozzanghera mentre il suo ex marito le gridava “devi morire”.

La donna riportò gravissime ustioni che le ricoprivano il 50% del corpo ed è uscita dal Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria solo dopo 20 mesi e dopo avere subito decine di interventi chirurgici. Russo, dopo avere tentato di uccidere la ex moglie fuggì. Finì bloccato dagli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria che lo rintracciarono il giorno dopo nei pressi dell’ospedale.