In questa fase delicata il Paese è alle prese tra le conseguenze economiche causate dalla pandemia e gli effetti negativi del conflitto in Ucraina. Il Governo deve anche gestire situazioni lasciate indietro a causa dell’emergenza sanitaria. Sono in atto, infatti, molti cambiamenti nel campo dei pagamenti.

Il taglio delle imposte sulla persona fisica ha fatto aumentare le buste paga così come le pensioni. Nello stesso tempo, queste ultime sono state adeguate all’inflazione subita nel 2021. Inoltre, sono cambiati anche gli strumenti di sostegno alle famiglie con l’introduzione dell’assegno unico universale in sostituzione dell’assegno familiare e di gran parte delle detrazioni preesistenti.
Aumenti per infermieri e Oss
Inoltre, sono in corso i rinnovi contrattuali delle varie categorie lavorative. Infatti, i contratti di lavoro italiani sono regolati dai contratti collettivi validi per i vari settori. Attraverso questi accordi sono definiti stipendi nonché tutte le condizioni per regolare fatti e avvenimenti che riguardano il rapporto tra il lavoratore e l’ente o datore di riferimento.

Dopo gli aumenti previsti per i medici del settore sanitario, considerato punto fondamentale in questi due anni di lotta alla pandemia, è giunto il tempo per infermieri e Oss. Nuovi aumenti in arrivo anche per queste categorie di lavoratori che prevedono una forbice che oscilla tra 174 euro e 204 euro al mese in più in busta paga.

Una boccata d’ossigeno anche per questi lavoratori con l’inflazione che corre veloce. Inoltre, gli aumenti saranno accompagnati anche dagli arretrati. Infatti, il contratto di lavoro per queste categorie era già da aggiornare nel 2019. Per questo motivo arriveranno gli arretrati che oscillano tra 1200 euro e 2.000 euro.

Fonte consumatore.com