Un libretto postale è una versione di un tradizionale libretto di risparmio, senza grandi possibilità di accumulo di interessi sull’importo presente, a fronte tuttavia di alcuni vantaggi. Costi praticamente nulli in fase di apertura e gestione generica e nessuna possibilità di vedersi pignorare il libretto. Non è un conto, pur essendo dotato di IBAN per ricevere i pagamenti, oltre a stipendio e pensione. Distribuiti da Poste Italiane da oltre un secolo e mezzo, sono tutelati dallo stato italiano attraverso la Cassa depositi e prestiti.
Il valore
Non sono paragonabili a un conto corrente, come detto, ma rappresentano una buona alternativa economica per conservare il denaro. In modo sicuro, grazie sopratutto alla possibilità di scegliere la versione Smart del libretto. Quello senza documentazione cartacea ma che può essere gestito tramite l’app Banco Posta e una carta per i prelievi. Come i libretti di risparmio e quelli bancari, se un libretto che ha più di 100 euro non è utilizzato (movimentato) per 10 anni, Poste Italiane inizia ad ordinarne e programmarne la dismissione. Non prima di aver ravvisato i titolari a procedere per una qualsiasi forma di movimentazione semplicemente recandosi presso un qualsiasi ufficio postale.

Se ciò non avviene entro 180 giorni dalla dismissione, ed in generale entro il prossimo 21 giugno, Poste Italiane chiuderà definitivamente i libretti definiti dormienti. Gli importi saranno devoluti presso un fondo Consap, dal quale è comunque possibile ottenere il denaro precedentemente presente sui libretti attraverso una richiesta scritta.

Fonte android-news.eu