Lo scorso 3 maggio era in prima linea ad una processione. Ieri, invece, chiedeva offerte davanti alla chiesa. Del resto l’ambiente sembrava essere il suo visto che indossava abiti ecclesiastici. Ma, in realta’, era un truffatore che provava a farsi consegnare offerte da ignari fedeli. La sua ‘zona di azione’ era Ottaviano. Ma ieri il falso prete, anche percettore di reddito di cittadinanza, è fermato dai carabinieri che erano gia’ da un po’ sulle sue tracce. E per lui e’ scattata una denuncia. Sessantacinque anni, napoletano, gia’ noto alle forze dell’ordine, non era la prima volta che provava a mettere in atto le sue truffe. Una decina di giorni fa, infatti, sempre ad Ottaviano aveva partecipato alla processione della Santa Croce.
L’intervento
I carabinieri della locale stazione, che conoscono il clero locale, avevano capito che c’era qualcosa che non andava ed avevano iniziato gli accertamenti. Ieri mattina il falso sacerdote ci ha riprovato, sia all’esterno che all’interno della chiesa. E questa volta non e’ andata come da copione. Piazza San Giovanni, messa domenicale affollata, in corso anche le comunioni. Per tutta la mattinata l’uomo si e’ presentato come sacerdote ai fedeli, ha scattato selfie e a tutti mostrava bigliettini di un’associazione “Centro sociale giovanile onlus” con tanto di nome e del sito dell’associazione, associazione alla quale sarebbero state destinate le offerte, almeno questo era il suo racconto. I militari, che gia’ lo avevano notato alla processione, questa volta lo hanno fermato. E cosi’ hanno scoperto che l’uomo non era affatto un prete e quel sito riportato sui bigliettini non esisteva per niente.

Perquisita la sua autovettura, parcheggiata poco distante dalla chiesa, i carabinieri hanno trovato e sequestrato diversi capi d’abbigliamento ecclesiastici ed altri bigliettini che recavano anche un codice iban. Sequestrata anche la documentazione attestante l’associazione, in corso accertamenti volti a verificare l’effettiva esistenza della Onlus. Non solo, per l’uomo, che e’ stato denunciato a piede libero per sostituzione di persona, ora scatteranno accertamenti anche sul reddito di cittadinanza: ci saranno, infatti verifiche dei carabinieri in collaborazione con l’Inps.