Verifiche da parte del Nas di Napoli, coordinate dal tenente colonnello Alessandro Cisternino, eseguite nella giornata di ieri nell’ospedale Cardarelli della città. Azione per accertare l’eventuale presenza di criticità legate all’assistenza sanitaria. La visita dei militari è legata, secondo quanto si apprende, al momento particolarmente difficile che sta attraverso dell’area di urgenza del più grande ospedale del Sud Italia. Ha spinto i medici del reparto a lanciare un vero e proprio grido d’allarme. Con l’invio, all’attenzione della direzione, di una missiva nella quale sono annunciate le dimissioni. Analoghi controlli, sempre esclusivamente di natura conoscitiva, seguiti dai militari del nucleo anche nel Secondo Policlinico.
«Il Cardarelli è una grande realtà per il Mezzogiorno, ma è chiaro che da solo non ce la può fare. Si deve rafforzare la rete dell’emergenza, c’è la necessità di avere più poli di accesso. Però è anche molto importante il ruolo della medicina territoriale. Perché se non c’è un filtro della medicina territoriale alla fine il pronto soccorso diventa l’unico luogo di assistenza dove convergono tutti, e nessuno può reggere una situazione del genere. Mi auguro si trovino delle soluzioni organizzative, è chiaro che ci vogliono anche investimenti da parte del governo centrale per fare in modo che si possa dare una risposta alla necessità di salute che in una città come Napoli è determinante».