“Le conseguenze del Covid in termini di mancata prevenzione e controlli le stiamo vedendo ogni giorno. Basti pensare che già solo l’Unità Operava che dirigo è dovuta intervenire nelle ultime due settimane su due tumori. Con un eufemismo, dovremmo definire enormi”. Queste le parole di Claudio Santangelo, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli, a capo dell’equipe medica che è intervenuta per rimuovere a una donna di 65 anni una neoplasia ovarica di 24 chili (poco meno di 70 centimetri).

“La paziente – ha spiegato il chirurgo – è arrivata in ospedale con forti dolori e l’addome gonfio. Una volta sottoposta agli accertamenti è emerso un quadro che mai ci saremmo aspettati”. I medici hanno dovuto rimuovere la massa che occupava l’addome dal diaframma alla pelvi. L’intervento, durato più di due ore, ha richiesto l’asportazione di utero, ovaie, appendice, omento e dei linfonodi. A una giovane donna, invece, è stata rimossa una neoplasia ovarica di 17 chili.

“Molte persone – ha spiegato il direttore sanitario Giuseppe Russo – hanno rinunciato a fare prevenzione per paura di contrarre il virus. Nonostante la sanità campana non si sia mai fermata nel curare e sostenere i pazienti, ancor più quelli oncologici, molti cittadini hanno preferito rimandare ogni esame. Il risultato è che casi come questi, che dovrebbero essere eccezionali, si stanno proponendo con una frequenza incredibile”.