Una buona notizia per le aziende italiane nel settore del gaming. Pochi giorni fa l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un documento con oggetto “Istituzione del codice tributo per l’utilizzo, tramite modello F24, del credito d’imposta a favore delle imprese di produzione dei videogiochi di cui all’articolo 15 della legge 14 novembre 2016, n. 220”. All’interno viene disposto l’aggiornamento della legge, in vigore dal 2016 e che prevedeva un credito d’imposta per le aziende operanti in ambito cinematografico e audiovisivo tra il 15 e il 40 per cento, anche per le case di produzione dei videogiochi. Un atto reso possibile grazie al provvedimento del Ministero della Cultura del 12 maggio 2021.

I beneficiari possono visualizzare l’ammontare dell’agevolazione accedendo al proprio Cassetto Fiscale, attraverso l’area riservata nel sito dell’Agenzia delle Entrate. Un aiuto importante per tutte le aziende italiane del gaming. Secondo un’analisi del Censis, che risale al 2021, sarebbero 160 le imprese che in Italia sviluppano videogiochi e 1.600 gli addetti che vi lavorano. Il loro fatturato però è ancora ridotto, visto che si attesta ad appena 90 milioni di euro, di cui il 94 per cento (84,6 milioni) dall’estero.
Il report
Il report di IIDEA (Italian Interactive & Digital Entertainment Association) dello scorso marzo evidenzia un dato importante: anche in Italia il mercato è in netta ascesa. Nel 2021 il giro d’affari ha raggiunto i 2 miliardi e 243 milioni di euro, il +2,9 per cento rispetto al 2020. Molto bene soprattutto il segmento software, che ha generato un valore pari a 1,8 miliardi di euro, grazie alla performance del digitale e delle app, confermandosi il più forte del mercato.

Altrettanto bene anche il settore hardware: le console next gen hanno registrato un incremento del 21,6 per cento (nonostante la crisi dei chip che ancora le rende introvabili in buona parte degli store), giungendo a un fatturato di 443 milioni di euro. Il mercato italiano è però ancora piuttosto indietro rispetto al resto d’Europa. Ad esempio, in Gran Bretagna gli addetti impiegati nello sviluppo di videogiochi sono oltre 18mila secondo i dati dell’associazione di categoria britannica TIGA. Le società videoludiche britanniche generano ricavi complessivi per 1,05 miliardi di euro e hanno contribuito al Prodotto Interno Lordo del Paese per 2,55 miliardi.