Assegno unico, ultimi giorni per non perdere quattro mesi di arretrati. Le famiglie che non hanno ancora fatto domanda per ottenere il nuovo sostegno varato quest’anno dal governo in sostituzione di quasi tutti gli aiuti esistenti per le famiglie, devono affrettarsi. Se non vogliono perdere gli arretrati accumulati finora. Solo presentando la richiesta all’Inps entro il 30 giugno, i nuclei con figli possono infatti avere diritto alle mensilità non godute. Sono a partire da marzo, mese dell’entrata in vigore del nuovo sostegno. Se invece le domande saranno presentate a partire dal primo luglio, l’Assegno partirà solo dal mese successivo.
Le scadenze
Come spiega l’Inps, «chi non ha ancora presentato la domanda per l’assegno unico e universale ha tempo fino al 30 giugno per ottenere anche il riconoscimento delle mensilità arretrate spettanti a decorrere da marzo. Dopo il 30 giugno l’assegno decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda senza più diritto agli assegni arretrati. Presentando domanda a luglio, quindi, l’assegno che spetterà dal mese di luglio sarà pagato ad agosto».
A chi spetta
Tutti i cittadini italiani o europei o con permesso di soggiorno, residenti in Italia da almeno due anni, potranno presentare richiesta all’Inps per ottenere l’assegno. I soldi sono stati versati a chi ha fatto richiesta a partire dallo scorso marzo. Si ha diritto al beneficio per ogni figlio a carico dal settimo mese di gravidanza e fino a 21 anni (senza limiti di età per i disabili).
Quanto spetta
L’importo erogato dipende dal reddito e varia fra 175 e 50 euro a figlio al mese. Quindi fra 2.100 e 600 euro all’anno. Sono previste maggiorazioni per le mamme con meno di 21 anni, per i genitori entrambi lavoratori e per le famiglie con almeno tre figli. Per stabilire la cifra precisa dell’assegno si fa riferimento all’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente). L’importo massimo andrà a chi ha un Isee inferiore a 15.000 euro, quello minimo a chi si trova sopra la soglia dei 40.000 euro. Se non si presenta l’indicatore o se il parametro è superiore a 40mila euro, si ha diritto al minimo previsto di 50 euro al mese.