Dopo l’introduzione dell’Assegno unico e universale e dell’uso fatto da circa 8 milioni di contribuenti. Per avere la rata mensile hanno fatto l’ISEE, ma corrono voci di una riforma del sistema di calcolo …proprio dell’ISEE. A svelare la notizia è la versione on line del quotidiano Il Sole 24 Ore, secondo il quale nel Governo sarebbe ormai maturata la consapevolezza che l’ISEE è ormai “utilizzato in molteplici ambiti, per misurare la situazione economica familiare e non più solo per definire il superamento della soglia di povertà”.

“Il dipartimento della Bonetti (Ministra per la Famiglia, ndr), che sta coordinando questo tavolo di lavoro informale, – continua ’Il Sole’ – sta raccogliendo le proposte delle varie forze politiche con l’obiettivo di individuare i punti condivisi. Al momento sembra si possa trovare un accordo soprattutto sulla volontà di “abbattere” il peso della prima casa sull’indicatore finale . Allo stesso tempo, però, andrebbe anche favorito chi vive in affitto per non creare sperequazioni. C’è consenso anche sulla necessità di rivedere il coefficiente di calcolo in base al numero di figli, in particolare dal terzo figlio in poi, in modo da favorire l’accesso ad alcune prestazioni per le famiglie numerose. Infine, promuovendo ulteriormente l’interoperabilità delle banche dati, bisognerà semplificare la modalità di comunicazione dei dati, in particolare quelli sulle giacenze medie, aprendo un dialogo tra Inps e agenzia delle Entrate”.

Dunque le modifiche che il Governo potrebbe da qui a poco, andare a realizzare sull’ISEE:

la prima casa di proprietà avrà meno peso nella determinazione del valore finale;
lo stesso vale per chi prende in affitto la prima casa;
sarà favorito l’accesso alle prestazione per le famiglie con almeno 3 figli;
la giacenza media dovrà essere comunicata con maggiore semplicità.

Fonte tuttolavoro24.it