Anche collaboratori domestici, colf e badanti compresi, hanno diritto al bonus di 200 euro, previsto dal decreto legge Aiuti. Per ottenere l’indennità è necessario fare la domanda in via telematica all’INPS. Perché nasce il bonus? L’aiuto è pensato per contrastare l’aumento dei prezzi e il caro energia e sarà pagato una tantum, cioè una sola volta, soltanto per coloro che nel 2021 hanno avuto un reddito inferiore ai 35 mila euro. Un bonus che riguarderà oltre 32 milioni di italiani. Le modalità di erogazione variano a seconda delle categorie. Per colf e badanti che ne hanno diritto, che sono oltre 920 mila, si può presentare domanda presso i patronati, che hanno attivato un portale, bonuscolfbadanti2022.info, con il quale fare domanda in modo gratuito. Il bonus verrà pagato a partire dal mese di luglio.

Come sottolinea ad Ansa la responsabile Inas Cisl Piemonte, Cristina Barbero, “per loro abbiamo già aperto le preadesioni: in attesa che l’Inps attivi la procedura, nelle nostre sedi è già possibile compilare la richiesta, così la domanda verrà inviata automaticamente dai nostri operatori non appena l’ente previdenziale renderà disponibile la procedura”. Per alcuni, ad esempio i pensionati, arriverà in automatico, senza dover fare richiesta. Altri invece dovranno fare richiesta attraverso un modulo di autocertificazione. Per i dipendenti il bonus è erogato dai datori di lavoro. L’indennità spetta una sola volta anche nel caso in cui il beneficiario sia titolare di più rapporti di lavoro. In caso di contratti firmati dopo il mese di maggio 2022 servirà capire se basterà un’autocertificazione oppure no: occorre aspettare il decreto attuativo.
I dati
All’interno del documento dovranno essere presenti dati come nome, data e luogo di nascita, residenza e indirizzo, codice fiscale e nome del datore di lavoro oppure partita Iva. Sarà necessario inoltre soddisfare determinati requisiti, come l’aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8 per cento nel primo quadrimestre del 2022 per almeno una mensilità; non essere titolare di trattamento pensionistico o di reddito di cittadinanza e non essere beneficiario del bonus con altri datori di lavoro, nella consapevolezza che è erogato una sola volta per ciascun avente diritto. Professionisti e partite IVA riceveranno il bonus solo a partire da agosto. Il rischio è che per loro possa crollare da 200 euro a 90, a causa dei soli 500 milioni di euro stanziati per permettere ai lavoratori autonomi di riceverlo. Si attendono ulteriori delucidazioni dal decreto attuativo del governo.