Il governo è al lavoro su un nuovo maxi-decreto, il cui valore potrebbe arrivare a una decina di miliardi di euro. E questa volta più che un decreto-aiuti, lo si potrebbe ribattezzare un decreto anti-inflazione. Alcuni tasselli del provvedimento sono già definiti. Il primo è la conferma dello sconto sulla benzina e sul diesel di 25 centesimi al litro per tutta l’estate (che diventano 30 centesimi se si considera l’Iva).
Poi ci sono le misure sulle bollette elettriche e del gas. Il taglio degli oneri di sistema e lo sconto del 5% sull’Iva del metano domestico resteranno in vigore fino al 30 giugno. Il governo è intenzionato a prorogare entrambe le misure per un altro trimestre almeno. Il costo sarebbe di 3,5 miliardi. E soltanto con queste due misure il conto è già di 6,5 miliardi. Ma il piatto forte del nuovo provvedimento sarà l’avvio del taglio del cuneo contributivo, una riduzione degli oneri che pesano sulle retribuzioni dei dipendenti che guadagnano fino a 35 mila euro lordi l’anno.
Le cifre
L’intenzione del governo sarebbe quella di introdurre una prima misura di sgravio contributivo per l’ultimo quadrimestre dell’anno (anche considerando che a luglio i lavoratori dipendenti e i pensionati riceveranno il bonus contro i rincari di 200 euro).
Per l’ultimo quadrimestre dell’anno, la misura avrebbe un costo di 2,5 miliardi e porterebbe un beneficio attorno ai 50-70 euro nelle buste paga. In sostanza lo stesso impatto della una tantum da 200 euro decisa con il decreto-aiuti, ma con la differenza che questa volta andrebbe a beneficio soltanto dei lavoratori dipendenti e non anche di pensionati, disoccupati e percettori del Reddito di cittadinanza.
Fonte ilmessaggero