Di quanto aumenta uno stipendio tra gli 800-2000 euro con taglio del cuneo fiscale? Sindacati e Confindustria hanno in questi giorni proposto un nuovo taglio del cuneo fiscale che potrebbe essere inserito nella prossima riforma fiscale 2023.

Si tratta di una misura necessaria, quasi, considerando l’alta tassazione sul lavoro oggi in vigore nel nostro Paese e l’attuale andamento dell’economia e dell’inflazione, che nei prossimi mesi si faranno particolarmente sentire sulle retribuzioni degli italiani. Vediamo allora come potrebbero cambiare gli stipendi con nuovo taglio del cuneo fiscale.
Taglio del cuneo fiscale
Stando a quanto riportano le ultime notizie, il presidente di Confindustria Campania, Luigi Traettino, avrebbe ribadito la necessità di tagliare il cuneo fiscale. La tassazione sul lavoro in Italia è tra le più alte in assoluto e non si può più aspettare. Bisogna garantire ai lavoratori di avere in busta paga a fine anno circa una mensilità.

Secondo quanto anticipato, l’aumento di una mensilità in più varrebbe per chi ha un reddito di 35 mila euro per tutta la vita lavorativa. Per cui chi ha reddito tra gli 800 e i 2mila euro potrà beneficiare del taglio del cuneo fiscale per tasse più basse. Quindi importi di stipendio conseguentemente più alti.

In maniera proporzionale, per chi percepisce redditi annui superiori ai 35mila euro lordi, il taglio del cuneo fiscale, e dunque il conseguente aumento degli stipendi, dovrebbe essere minore o forse del tutto nullo perché, come spiegato, l’interesse del governo oggi è quello di sostenere coloro che rientrano nella fascia di reddito dei 35mila euro, considerando le poche risorse economiche a disposizione e la necessità di aumentare gli stipendi più bassi, quelli che soprattutto si aggirano tra gli 800-mille euro e i 1.300-1.400 euro al mese.

Fasce di reddito
Il taglio del cuneo fiscale che riduce le tasse e aumenta lo stipendio netto in busta paga dovrebbe essere dunque progressivo e proporzionale in base ai redditi percepiti, più alto per chi rientra nella fascia di reddito sotto i 35mila euro annui lordi e progressivamente più basso o nullo per chi supera i 35mila euro annui.

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, sostiene la riduzione progressiva del cuneo fiscale che potrebbe, complessivamente, secondo alcuni calcoli effettuati, prevede aumenti fino a 1.223 euro per chi ha stipendi tra 800-2mila euro, redditi fino a 35mila euro, e potrebbe aumentare ancora per gli under 30.

I lavoratori di età inferiore ai 30 anni che percepiscono regolare busta paga potrebbero godere di un taglio del cuneo fiscale ancor più vantaggioso. Per questa fascia di lavoratori, la proposta è quella abbattere i contributi previdenziali anche del 50-60%, in modo da incentivare le assunzioni e, di conseguenza, l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

Fonte businessonline.it