Cresce l’inflazione, aumentano i prezzi delle bollette e il costo della spesa, ma i salari restano fermi. Per questo motivo il governo Draghi sta pensando a un piano da mettere in campo per contrastare gli effetti dell’inflazione. Soprattutto per chi ha un reddito di più basso. L’inflazione ha ormai raggiunto l’8% in Europa e la soluzione prospettata dall’esecutivo è quella di un intervento sulla busta paga. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sta valutando di seguire una strada diversa da quella intrapresa finora, abbandonando i bonus – come quello da 200 euro una tantum – per qualcosa di più strutturale.

Secondo quanto sottolinea La Stampa, il problema principale riguarda le fasce più povere. L’aumento dei prezzi dell’energia e dei beni alimentari (quasi il 10% il costo di quelli di consumo quotidiano) impatta inevitabilmente sui redditi più bassi. Inoltre il timore è che la curva dell’inflazione non si arresti per tutto il 2022 e per questo si sta valutando di intervenire sugli stipendi dei lavoratori italiani.

fonte money.it