La crisi di Governo lascia in sospeso anche il destino di quello che è già ribattezzato decreto luglio. Un provvedimento con nuovi interventi per attenuare gli effetti del caro-prezzi su famiglie e imprese. Al sicuro invece il bonus 200 euro, varato da tempo e con la procedura per la distribuzione già avviata, e il decreto aiuti, appena approvato definitivamente dal Senato, che contiene fra l’altro nuovi aiuti contro il caro energia, margini più alti per poter accedere alla rateizzazione delle cartelle fiscali e un nuovo allentamento nel meccanismo di cessione dei crediti d’imposta derivanti da superbonus e bonus edilizi.
Tra le novità anche alcune correzioni sul reddito di cittadinanza. In pratica, dopo due no ad offerte “congrue”, sia pubbliche che private, se si vorrà mantenere il beneficio, si sarà costretti necessariamente ad accettare. Con il terzo no, infatti, non si avrà più diritto all’assegno. In tema di enti locali, inoltre comuni e province potranno usare i proventi di multe e parcheggi per pagare le bollette di scuole, impianti sportivi e illuminazione pubblica.