Un decreto sulla falsariga del precedente decreto Aiuti, per calmierare gli effetti del caro-energia e della fiammata inflazionistica e dare ancora un po’ di respiro a famiglie e imprese. È su queste basi che prende forma il nuovo Aiuti bis su cui il governo dimissionario ha ripreso il lavoro e che dovrebbe vedere la luce al più tardi la prima settimana di agosto. Un provvedimento che ha già una dote da 10 miliardi e su cui sale il pressing del sindacato, che sollecita risposte subito per far fronte all’emergenza rincari.

Le ipotesi in ballo

Il decreto dovrebbe riproporre gli aiuti in scadenza, anche se non si esclude qualche novità come un possibile intervento sull’Iva. Proprio in chiave anti-inflazione, anche alla luce del richiamo fatto del Capo dello Stato, si sta infatti valutando se riproporre il bonus da 200 euro oppure, in alternativa, introdurre un taglio dell’Iva su alcuni beni di largo consumo. L’indennità una tantum da 200 euro, ora in arrivo con le buste paga di luglio a oltre 30 milioni di italiani, potrebbe essere così rinnovata per un altro mese. La misura, nella versione attuale costa circa 6,8 miliardi di euro. Non è invece ancora chiaro quanto potrebbe costare l’eventuale taglio dell’Iva.
fonte ilsole24ore.com