E’ finito nella bufera per un commento omofobo pubblicato su Instagram. Ora lui lo definisce “solo uno sfogo”. Ma si e’ trovato bersagliato, nel giro di poche ore, da centinaia di post sui social, con alcuni che annunciano di boicottare anche la sua attivita’ con recensioni negative. Protagonista della vicenda e’ Massimiliano Di Caprio, 50 anni, direttore della pizzeria ‘Dal Presidente’, di via Tribunali. nel centro storico di Napoli, una delle piu’ note della citta’. Di Caprio ha pubblicato una storia su Instagram (che ora non e’ piu’ visibile) in cui tra l’altro si legge: “Non me ne fo*te di consensi e di avere piu’ clienti, o di candidarmi in politica per avere voti e fare soldi. Io sono un uomo e non voglio offendere la legge di Gesu’ Cristo, che ha creato uomo e donna”.
Le offese
Ma il post e’ ricco soprattutto di parole pesanti e offensive contro gay e lesbiche, definiti tra l’altro “pervertiti infelici” La reazione immediata. I suoi canali social sono presi di mira da centinaia di utenti, con commenti di dura disapprovazione. In campo e’ scesa anche l’Arci Gay: “Non ci fermeremo solo alla condanna, ma da subito abbiamo attivato i nostri legali per valutare ogni ipotesi. Anche quella della denuncia alle autorita’ competenti”. E ancora Fabrizio Marrazzo, portavoce partito Gay Lgbt+, Solidale, Ambientalista, Liberale parla di “frasi durissime ed ingiustificabili, che feriscono non solo la comunita’ Lgbt+”. Ed avanza la richiesta al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, di emettere una ordinanza per “multare con 500 euro i casi di omofobia, anche online”.
Ma Di Caprio non ci sta a passare per omofobo e si giustifica: “Non lo sono mai stato”, dice. “Figuriamoci se lo posso diventare, all’improvviso, a 50 anni, dopo una vita di lavoro. Ho sbagliato, ho scritto di istinto quelle frasi che non rispecchiano di certo il mio pensiero perche’ ritengo che ognuno e’ libero di fare quello che vuole. Se volete sapere come la penso chiedete ai dipendenti del locale”.