Nei prossimi giorni la Prefettura di Napoli diramerà ai sindaci dell’area metropolitana la direttiva per l’accesso al fondo, messo a disposizione dal Ministero dell’Interno, per il finanziamento di progetti di realizzazione di impianti di videosorveglianza integrata. Al bando, la cui scadenza è fissata al prossimo 20 ottobre, potranno partecipare i Comuni con una popolazione residente superiore a 20mila abitanti. Nonché i Comuni con un numero di abitanti inferiore che siano finiti sciolti per infiltrazioni mafiose, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Provincia di Napoli: oltre a Napoli, Calvizzano, San Gennaro Vesuviano, Frattamaggiore, Nola, Pomigliano d’Arco, Pompei, Sant’Antimo, Villaricca, Qualiano, Melito di Napoli, Sant’Anastasia, Bacoli, Arzano, Caivano, Casalnuovo di Napoli, Marigliano, Quarto, Somma Vesuviana, Mugnano di Napoli, Cardito, Torre Annunziata, San Giorgio a Cremano, Ottaviano, Gragnano, Boscoreale, San Giuseppe Vesuviano, Poggiomarino, Vico Equense, Pozzuoli, Casoria, Afragola, Acerra, Marano di Napoli, Castellammare di Stabia, Ercolano, Torre del Greco, Giugliano in Campania.
Le risorse, reperite nell’ambito del Programma operativo complementare «Legalità» 2014 – 2020 (Poc «Legalità»), ammontano a 30 milioni di euro da ripartire tra Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. I Comuni campani interessati sono 66, tra cui quelli capoluogo, mentre non potranno accedere ai contributi quelli che abbiano già beneficiato di finanziamenti a valere sui medesimi programmi o sui fondi assegnati per la realizzazione di impianti di videosorveglianza, in attuazione dell’articolo 5, comma 2 ter, del decreto-legge n. 14/2017. Un ulteriore intervento a favore della comunità dell’area metropolitana che aiuterà di certo a garantire maggiore sicurezza.