Ha ottenuto alle parlamentarie 708 preferenze, la piu’ votata della provincia di Napoli, e si e’ subito detta “pronta a portare avanti tutte le battaglie in cui ci riconosciamo”. Cosa che pero’ non potra’ fare, almeno da uno scranno del Parlamento, la deputata M5s Teresa Manzo, inciampata in un esposto, inviato ai vertici politici del movimento, nel quale un attivista la accusa di aver votato alle parlamentarie in prima persona “per conto” di terzi utilizzando le loro credenziali per accedere alla piattaforma Sky Vote, con un computer all’interno della sede del Movimento 5 Stelle di Castellammare di Stabia. Teresa Manzo non figura infatti tra i candidati del Movimento 5 stelle in Campania, mentre era inizialmente data al secondo posto del listino plurinominale per la Camera, subito dopo l’ex ministro Costa.

La deputata respinge le accuse e ha definito “non dimostrabile” la veridicita’ di un audio allegato all’esposto in cui un uomo descritto come ex attivista M5S e “cliente del Caf” di cui Manzo e’ responsabile confermerebbe a un altro interlocutore le anomale “metodologie di voto”.