A Pompei? «Adesso si tratta di investire su quello che c’è fuori dal sito». Parola del ministro Dario Franceschini che sintetizza così i lavori del comitato di gestione del piano strategico per lo sviluppo socio-economico delle aree comprese nel piano di gestione del sito Unesco «Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata». «Ci sono più di 600 milioni per interventi infrastrutturali – spiega – sulle ferrovie, sull’accoglienza, sui trasporti, sull’ambiente, sul fiume Sarno, che dimostrano come, se si investe in cultura, si crea anche sviluppo economico. Quindi – ha auspicato il ministro – lavorando insieme ai diversi livelli istituzionali e tra pubblico e privato, si può fare un lavoro straordinario che crea occupazione».

Il fondo complessivo in realtà è di oltre 900 milioni di euro, di cui circa 600 per interventi già finanziati e 337 per opere da realizzare.

Nel corso della riunione, il direttore generale di progetto, il generale Giovanni Di Blasio, ha illustrato ai componenti del comitato di gestione (alcuni dei quali collegati online) gli argomenti all’ordine del giorno. In particolare, la presentazione e l’approvazione dell’aggiornamento del piano strategico (il piano, è ricordato, ha la finalità di rilancio e riqualificazione ambientale e urbanistica dei nove comuni interessati e il potenziamento della loro attrattività turistiche); l’avvio del contratto istituzionale di sviluppo «Vesuvio-Pompei- Napoli» e i suoi effetti proprio sul piano strategico; l’aggiornamento sull’impiego dei fondi Cipe deliberati il 28 febbraio 2018.