Giù la mascherina. Dal 1 ottobre potrebbe cessare l’obbligo di indossare la mascherina anti Covid su bus, treno, metro e negli ospedali, ambulatori medici e Rsa. L’attuale obbligo infatti scade il 30 settembre e non ci sarebbe la volontà di rinnovarlo da parte del ministro della Salute Roberto Speranza, soprattutto per quanto riguarda i mezzi pubblici. Ma la questione divide i virologi. Resta in bilico la questione dell’obbligo della mascherina Ffp2 negli ospedali, ambulatori e Rsa: se dovesse esserci una recrudescenza più marcata della curva epidemiologica potrebbe arrivare dopo il 1 ottobre un intervento solo per questa tipologia di luoghi.
Pregliasco: «La situazione ci permette di togliere l’obbligo»
«Siamo tutti vaccinati o guaritida Covid-19» dice il virologo Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’azienda ospedaliera universitaria di Pisa, che è d’accordo con la fine dell’obbligo «Credo che sia arrivato il momento per far diventare la mascherina un ricordo. Ma questo però non vuole dire dimenticare la presenza del Sars-CoV-2, che c’è e ci sarà ancora».
Concorda anche Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all’Università Statale di Milano: «Ad oggi la situazione ce lo permette. E, come posso constatare anche per esperienza personale sui treni, c’è ormai molta insofferenza, non adesione all’obbligo e difficoltà a farlo rispettare». Al momento, secondo l’esperto, «C’è una percezione un pò eccessiva di tranquillità, mentre in realtà l’incidenza torna a salire e questo ce l’aspettavamo assolutamente. Vedremo come sarà la situazione, spero che si tratti di un’onda di risalita e non di una ondata in termini quantitativi e soprattutto di effetti sul servizio sanitario».