Le pensioni a partire da Ottobre 2022 e fino a Gennaio 2023 beneficeranno di una serie di aumenti. Il decreto Aiuti bis ha stabilito che a Ottobre 2022 scatterà il meccanismo di adeguamento dell’importo legato all’andamento dei prezzi, con un aumento del 2% da applicare sugli assegni nell’ultimo trimestre dell’anno. La misura però interessa solo le pensioni d’importo annuo non superiore a 35 mila euro, quindi con un importo mensile lordo inferiore a 2.692 euro. Per esempio:

pensione di 1.000 euro, aumento lordo di 20 euro;
pensione di 1.500 euro, 30 euro in più;
pensione di 200 euro, aumento 40 euro lordi;
pensione di 2.500 euro, incremento di 50 euro.

Sempre il decreto Aiuti bis ha inoltre deciso di anticipare a Novembre il conguaglio stabilito nello 0,2% della perequazione già effettuata per il 2022 sul 2021. Per legge la perequazione è progressiva, cioè si applica  con i seguenti scaglioni:

100% dell’inflazione, ovvero in misura piena, per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo (corrispondente a 523,83 euro);
90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo;
75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo.

Sempre a novembre, il nuovo decreto Aiuti ter ha introdotto un bonus una tantum da 150 euro netti. L’indennità spetterà però solo a coloro che rispettano il requisito reddituale di 20 mila euro lordi annui nel 2021 (reddito Irpef al netto di contributi previdenziali e assistenziali). Mentre a dicembre arriverà la tredicesima che avrà un importo più alto perché vi si aggiungerà l’anticipo della rivalutazione scattato a Ottobre. Infine a Gennaio 2023 arriverà la maxi rivalutazione che tiene conto del tasso d’inflazione accertato dall’Inps. Secondo le stime, la quota dovrebbe superare di poco l’8%.

fonte sostariffe.it