Home Attualità Economia Bollette, sostegni e Superbonus: il nuovo decreto per famiglie e imprese

Bollette, sostegni e Superbonus: il nuovo decreto per famiglie e imprese

Il semaforo verde dovrebbe arrivare la prossima settimana. Sia sul dl Aiuti ter, il terzo provvedimento del governo per calmierare i costi alle stelle dell’energia, sia sul fronte decreto bis, la cui approvazione in parlamento è slittata (almeno) a martedì. Due provvedimenti, un unico obiettivo: aiutare famiglie e imprese in difficoltà a far fronte al caro bollette. Ma su entrambi i fronti si fa sentire il clima della campagna elettorale.

E se per quanto riguarda il decreto “ter” (che dovrebbe avere una dotazione di circa 12-13 miliardi) i partiti chiedono all’esecutivo di «fare presto», è sul secondo pacchetto di misure varate da Mario Draghi all’inizio di agosto che si concentra lo scontro tra le forze politiche. Il testo, che prevede un insieme di misure di sostegno all’economia da 17 miliardi (dal taglio delle accise sui carburanti ai crediti di imposta per le aziende energivore), ora deve essere infatti approvato dal Parlamento. Ma al suo approdo al Senato, i partiti non si sono risparmiati nel chiedere modifiche, presentando più di 400 emendamenti.
Le tappe

Ultimi nodi da sciogliere anche per il decreto Aiuti ter. Ieri il cdm ha approvato la relazione al Parlamento che aggiorna gli obiettivi programmatici di finanza pubblica sulla base di maggiori entrate pari a 6,2 miliardi di euro. Sarà questo “tesoretto” la base di partenza per finanziare i nuovi sostegni, che dovrebbero ammontare (secondo le previsioni della vigilia) a 12-13 miliardi di euro. Prima però le Camere dovranno approvare l’uso delle maggiori entrate da parte del governo. Poi, probabilmente giovedì, potrà essere varato il decreto.

Tra le misure del nuovo pacchetto ci sarà con ogni probabilità la proroga del credito d’imposta al 25% per imprese energivore e gasivore: si parla di quattro-cinque miliardi, circa un terzo dell’intero intervento. E poi si pensa a un “bonus sociale” per le famiglie, all’ipotesi di consentire una rateizzazione delle bollette e a uno “sconto” sulla cassa integrazione per le imprese costrette a farne uso.

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