Non si rassegnano e sono ancora convinti che Alessandro dal balcone di casa sia caduto nel tentativo di aggiustare l’antenna e che non si sia suicidato. Non aveva lanciato segnali di disagio e sofferenza, il tredicenne che e’ morto a Gragnano cinque giorni fa, sostengono padre e madre, e non aveva in nessun modo fatto capire loro che c’era qualcosa che lo turbasse. Nella giornata di oggi dovrebbe essere disposta l’autopsia che consentira’ poi di fissare la data per lo svolgimento dei funerali, e nella citta’ della pasta alle porte di Napoli sara’ proclamato il lutto cittadino. L’ipotesi accreditata dalla procura di Torre Annunziata e dei Minori e’ che Alessandro si sia lanciato perche’ vessato psicologicamente da un gruppo di bulli. Sei gli avvisi di garanzia dopo il sequestro del suo cellulare.

Tra i 6, ci sarebbe anche la ‘ex fidanzata’ quattordicenne di Alessandro, che avrebbe fatto parte del branco. Quattro i minori coinvolti e due maggiorenni, di cui un ragazzo e una ragazza. I 6 sono indagati a piede libero per istigazione al suicidio. I messaggi di odio trovati nelle chat del cellulare (Ucciditi”, “Buttati giu'”, tra questi) avrebbero un movente personale