Un gesto estremo, tante domande. Le indagini e oggi la possibile svolta nel giallo della morte di Raffaella Maietta, insegnante 55enne investita e uccisa il 5 maggio scorso da un treno alla stazione di Marcianise in provincia di Caserta. La Procura di Santa Maria Capua Vetere (sostituto Gerardina Cozzolino) ha iscritto nel registro degli indagati il marito della docente, Luigi Di Fuccia, operaio edile di 65 anni, contestandogli il reato di maltrattamenti commessi proprio ai danni della donna; all’uomo è notificato un avviso di garanzia.
Un passo, quella della Procura, che potrebbe aprire nuovi scenari sulla morte della Maietta, in relazione alla quale la Procura ipotizza l’istigazione al suicidio. Dai primissimi accertamenti eseguiti dopo la morte della 55enne, era infatti emersa con forza l’ipotesi del suicidio, tanto che lo stesso pm aveva subito liberato la salma per i funerali, ritenendo non necessario disporre l’autopsia.