“La procura della Repubblica di Firenze, su denuncia presentata dalla famiglia della vittima, ha aperto un fascicolo, a fronte delle nuove prove depositate, per omicidio volontario, oltre che per omissioni d’atti d’ufficio e altri reati”. A dichiararlo, in una nota stampa, lo studio legale Emme Team di Chicago (Usa) incaricato dalla famiglia di Sara Scimmi di riaprire il caso della morte della 19enne che, nella notte del 9 settembre 2017 finì trovata senza vita dopo essere travolta da un mezzo a Castelfiorentino (Firenze). Il team di avvocati ritiene di essere riuscito dopo un anno di lavoro a “presentare nuovi e concreti elementi, iniziando dall’identificazione di un’auto, ripresa dalle telecamere di sicurezza di una stazione di servizio, coinvolta nella morte di Sara, rimasta per anni, a detta degli esperti dell’epoca, impossibile da identificare”.
Lo studio Emme Team avrebbe, tramite tecniche di restauro video, scoperto il modello del veicolo e ha fornito i dati in proprio possesso alla procura fiorentina. “Questo nuovo ed importante elemento, insieme con nuove prove ottenute grazie allo studio dei social network e di WhatsApp, potranno dare finalmente alla famiglia, l’occasione di portare a termine una lunga ed estenuante lotta, durante oltre cinque anni, per conoscere la verita’ ed ottenere giustizia”, conclude la nota. Lo studio Emme Team, per assistere la famiglia Scimmi direttamente in Italia, si affida all’avvocato Antonio Guglielmelli di Napoli.