Sconto di pena per l’assassino di Simone Frascogna, in aula scoppia la rivolta dei parenti della vittima e i giudici sono costretti a chiedere l’intervento della polizia. Si è concluso così, ieri mattina, il processo d’appello che ha visto alla sbarra il reo confesso Domenico Iossa imputato per aver ucciso a Casalnuovo Simone Frascogna freddato con nove coltellate al termine di una lite per motivi di viabilità. Il giovane killer, accusato anche del tentato omicidio dell’amico di Frascogna, in primo grado aveva rimediato trent’anni di reclusione, schivando così l’ergastolo, e in secondo grado ha ora rimediato un ulteriore sconto di pena.

I giudici della Quinta sezione della Corte d’assise d’appello di Napoli, accogliendo le argomentazioni difensive dell’avvocato Domenico Dello Iacono, hanno infatti rideterminato la condanna in ventisette anni di carcere. La reazione, comprensibile, dei parenti di Frascogna, non si è fatta attendere ed è stata a dir poco furiosa. Per fortuna, dopo alcuni momenti di scontro verbale, in aula si è ripristinato l’ordine. Simone Frascogna finì ucciso con nove coltellate il 3 novembre 2020 a Casalnuovo, in provincia di Napoli. Tutto era nato da un banale litigio per motivi di viabilità tra giovanissimi.