E’ la prima denuncia in Italia. Sarebbe partita per aver dichiarato il falso. Un broker adesso è nei guai fino al collo. Amazon si ritiene estranea ai fatti.
Un espediente studiato nei minimi termini quello del malfattore. In pratica avrebbe messo in piedi una fitta rete capillare di persone che acquistavano regolarmente dei prodotti su Amazon, rilasciando in aggiunta delle recensioni con le 5 stelle (il massimo criterio di valutazione sulla piattaforma). In modo da farsi rimborsare completamente il costo del prodotto acquistato in precedenza.
Amazon è intervenuta interpellando l’Autorità Giudiziaria, poiché il colosso di vendita on line si ritiene fuori da qualsiasi atto a scopo di lucro, truffa e vendita ingannevole. Di fatto l’azienda sostiene di fermare con determinazione e pugno duro, tutte le persone che operano in questa maniera, senza fare alcuna distinzione.
Oltre ad essere scorretti nei confronti delle persone, questi deterrenti sostiene il garante, possono essere penalmente perseguibili e punibili dalla legge. Una serie episodi le cui origini sono ben radicate soprattutto in Spagna, infatti il primo episodio in Europa è stato riscontrato proprio lì.
L’operatore per non farsi rintracciare comunica con il servizio di messaggistica istantanea di Telegram, l’uomo sospetto rimborsa poi le persone che pubblicano una recensione a 5 stelle.
Si sono espressi in merito anche alcuni personaggi di spicco, tra i quali il vicepresidente dei servizi partener di Amazon, ecco le sue importanti considerazioni: “Assicurare questi malfattori alla giustizia attraverso azioni legali e denunce penali è una tra le tante iniziative importanti con cui proteggiamo i clienti affinché possano fare acquisti in tutta tranquillità'”. Commenta Dharmesh Mehta, vice president of selling Partner Services di Amazon. “Oltre a continuare a innovare i nostri sistemi di rilevamento e prevenzione delle recensioni false nel nostro store. Amazon continuerà in modo implacabile a individuare i malfattori che alimentano questo mercato e ad agire contro di essi. Non c’é posto per le recensioni false su Amazon o altrove nel settore”