Nuove regole per l’accensione dei riscaldamenti. Sarà un inverno diverso e difficile quello del 2022 per i nuovi limiti sull’utilizzo degli impianti termici nei luoghi pubblici e negli impianti centralizzati. Il tutto, per fronteggiare il caro bollette che sta mettendo in ginocchio gli italiani. È quanto prevede il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas del Mite, confermato con un Decreto ministeriale a firma del ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani. In Italia, il calendario di accensione dei riscaldamenti centralizzati è diviso in zone, in base a 6 diverse aree climatiche individuate sul territorio dallo stesso Mise.

Il decreto prevede l’orario di accensione dei riscaldamenti ridotto di un’ora al giorno e accensione ridotta per un periodo più breve di 15 giorni per questo inverno rispetto al passato. Prevista inoltre anche una diminuzione di gradi massimi possibili che è ridotta di un grado per cinque delle sei zone in cui è divisa l’Italia in base alle aree climatiche.

Per determinare quale sia il fabbisogno termico di una specifica zona d’Italia, il territorio nazionale è stato suddiviso in sei zone climatiche, sulla base della media delle temperature giornaliere, designate dalle lettere dell’alfabeto da A a F. Quest’ultima è considerata la zona più fredda e racchiude i territori lungo l’arco alpino, come Belluno, Trento e Cuneo e dove dunque non son previste limitazioni di orari. La prima invece è quella più calda e dove dunque le ore di riscaldamento sono minime ed è rappresentata esclusivamente dalle isole di Lampedusa e Linosa.