A distanza di quasi una settimana dall’approvazione continuano le polemiche sul Puc a Striano. Un comunicato stampa giunge infatti dall’opposizione, in particolare da “Liberi di Scegliere” del Consigliere comunale Giulio Gerli, che già durante la seduta si era espresso in maniera chiara. Ecco alcuni stralci del testo: «Martedì 18 ottobre 2021 si è tenuto a Striano il consiglio comunale per l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale. L’ente di piazza Municipio ha recepito alcune controdeduzioni della provincia di Napoli, dell’Asl e di Autostrade spa sullo strumento urbanistico adottato il 24 luglio 2021 dall’assise consiliare. Consiglio comunale d’animi accesi, durante il quale un cittadino è stato espulso dall’aula perché intervenuto ritenendosi bistrattato sulla sua proprietà attraverso un vincolo fluviale ingiustificato».
Le polemiche
E ancora secondo “Liberi di Scegliere” che scrive: «L’esito non è stato dei migliori: lo strumento è stato approvato con soli 5 voti della maggioranza. Si sono infatti astenute le consigliere Antonietta Boccia e Filomena Nunziata, consapevoli dello scempio in atto e dei potenziali rischi evidenziati dalle denunce dell’opposizione alla Procura della Repubblica. Attraverso l’astensione sono però diventate determinanti per la validità della seduta consiliare e per l’approvazione. Per la prima volta sono stati espressi i voti dell’opposizione (Liberi di Scegliere ed Esserci), la quale ha sempre disertato l’aula al momento del voto sottolineando di non essere “complice di quanto si stesse consumando”». Nel comunicato anche una serie di accuse molto pesanti su presunti condizionamenti e conflitti d’interessi.
La zona industriale
Il comunicato prosegue: «L’attività altrettanto preoccupante riguarda l’ampliamento spropositato della zona industriale, la cui domanda di insediamento da parte di aziende è stata valutata attraverso manifestazioni di interesse presentate senza alcun avviso pubblico (come previsto dalla norma) e definite “spontanee”. In realtà sono tutte compilate su un modulo prestampato dell’ex Agroinvest. Insomma, questa del Piano Urbanistico di Striano sembra tutt’altro che una questione risolta e sorpassata. C’è ancora tanto da chiarire e da vedere nei prossimi mesi se non nei prossimi anni».