“La conferma da parte dei giudici della Cassazione della condanna a trent’anni di reclusione per Vincenzo Lo Presto autore dell’omicidio della moglie, Fortuna Belisario, uccisa a botte e a colpi di stampella davanti ai due figli nel 2019, rende finalmente giustizia alla famiglia di Fortuna. Un femminicidio particolarmente efferato che scosse l’opinione pubblica non solo per la sua crudeltà ma anche per l’incomprensibile condanna a soli 10 anni di reclusione in primo grado con il beneficio degli arresti domiciliari. Dopo le nostre vibranti proteste, sostenute dalle tantissime iniziativa dei comitati spontanei nati per chiedere giustizia per Fortuna, arrivò la condanna in Appello a trent’anni e adesso si mette finalmente la parola fine su una vicenda molto dolorosa nel corso della quale a più riprese si è tentato di ottenere sconti di pena per l’omicida.
Per questo tipo di reati le condanne devono essere durissime e non ci sono alchimie processuali che tengano di fronte al dovere di rendere giustizia alle vittime”. Questo il commento del consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.