A Fuorigrotta, quartiere Ovest di Napoli, il clan aveva deciso di controllare il territorio in maniera capillare. E per evitare che arrivassero i controlli piu’ serrati della polizia, avevano vietato i furti di vetture e nelle vetture. Una sera, il 2 ottobre 2021, un ladro finì sorpreso mentre rubava e cosi’ fu violentemente pestato. Per questo reato, aggravato dal metodo mafioso, è arrestato di nuovo Giuseppe Troncone, 35 anni, figlio del boss Vitale, ras dell’omonimo clan. La Dda ha chiesto e ottenuto dal gip l’emissione di un’ordinanza eseguita dalla Squadra Mobile di Napoli.

L’indagato, in concorso con Andrea Merolla, quest’ultimo ucciso il 10 novembre 2021, avrebbe partecipato al violento pestaggio di due pregiudicati sorpresi tra le auto in sosta nel quartiere Fuorigrotta con il bottino. Una delle vittime era finita colpita piu’ volte con il calcio di una pistola sul viso tanto da procurarle l’indebolimento permanente di un occhio e poi gli era rapinata l’auto sulla quale viaggiava. La violenta aggressione avrebbe avuto lo scopo di rimarcare il predominio sul territorio della organizzazione criminale riferibile alla famiglia Troncone. Gia’ il 24 dicembre di un ano fa Troncone era arrestato. In quell’occasione il gip non aveva convalidato la misura precautelare. Contro tale decisione il Riesame ha accolto l’appello e ha emesso il provvedimento cautelare confermato dalla Corte di Cassazione.