Arrestato per maltrattamenti e lesioni personali un 30enne del posto. Si chiude cosi il cerchio fatto di vessazioni e violenza aggravata. I carabinieri intervenuti su richiesta d’aiuto anonima. 

Al momento della cattura le forze dell’ordine scoprono che all’interno della abitazione, c’era la madre con i propri figli. La signora ha 55 anni, mentre i figli hanno rispettivamente 30 e 14 anni. Secondo i primi rilevamenti fatti sul posto, per i carabinieri e militari intervenuti, non è stato difficile interpretare la dinamica dell’episodio.

Infatti le urla e gli schiamazzi attirano proprio la loro attenzione. Il motivo principale dell’aggressione è di natura economica. Spingendo il figlio di 30 anni a scaraventarsi contro l’ignara donna. Il fratello minore è intervenuto per sedare la colluttazione, intervenendo a difesa della mamma, ma è stato picchiato a sua volta.

Non è stato il primo episodio, ma l’ultimo di una lunga serie. Per le vittime di cotanta violenza, quella frazione di minuti in cui si è consumata la tragedia, sembravano delle lunghe e interminabili ore.

Lo strumento utilizzato dall’uomo 30enne era una massiccia doga di legno. I carabinieri hanno indicato come unico strumento di tortura proprio quella doga. L’arma è stata posta sotto sequestro, mentre per il 30enne sono scattate le manette. Attualmente si trova in carcere e rimane in attesa di essere processato.

Sul posto sono intervenuti la squadra mobile del pronto soccorso, in modo da fornire le cure dovute alle due persone rimaste ferite, le cui condizioni sembrano essere migliorate.

Sant’Anastasia rimane tutt’ora sotto shock. Seguono altri news o aggiornamenti sul caso.