I carabinieri di Castellammare di Stabia hanno eseguito misure cautelari emesse dal gip di Napoli a carico di sei indagati, tre destinatari di un provvedimento per il carcere perche’ ritenuti responsabili di tentata estorsione e di estorsione aggravate dal metodo mafioso e dalla finalita’ di agevolare il clan Cesarano o di Ponte Persica, e tre sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per cessione e illecita detenzione di sostanze stupefacenti. Vittima di richieste di ‘pizzo’ un gestore di un tratto di spiaggia a Castellammare di Stabia, il titolare di una falegnameria e il titolare di uno studio commerciale. In uno degli episodi, uno degli indagati, gia’ detenuto, ha usato un cellulare illecitamente introdotto all’interno dell’istituto penitenziario.

Continua dunque il racket della camorra, e con l’avvicinarsi del periodo natalizio cresceranno come ogni anno le richieste da parte dei clan. Stavolta per i tre sono arrivate le manette.