Anche un attentato al centro commerciale il Vulcano Buono di Nola sventato dalla Polizia. Ci stavano lavorando i destinatari della misura cautelare in carcere nell’ambito dell’indagine della procura di Napoli sul gruppo neonazista Ordine di Hagal. In manette sono finiti M.A., M.R., M.M. e G.T.. Per F.C., invece, è scattato l’obbligo di dimora. Sono stati incastrati dalle intercettazioni che hanno fatto emergere una situazione inquietante. G.T., infatti, stava lavorando alla progettazione di un attentato alla caserma dei carabinieri. Un complice, invece, voleva far esplodere una bomba in un centro commerciale.
Attualmente l’uomo si trova in Ucraina, dove sta combattendo la guerra contro la Russia. Tutte le comunicazioni avvenivano su Telegram. Sulle chat segrete e criptate, venivano lanciate teorie negazioniste della Shoah, ma non solo quelle, venivano illustrate ai proseliti.
Nel mirino della cellula c’era la Caserma dei Carabinieri di Marigliano, ma anche alcuni obiettivi civili. La formazione neonazista oggetto delle indagini della Procura di Napoli, progettava un attentato al Vulcano Buono, centro commerciale di Nola particolarmente frequentato a tutte le ore del giorno.
È quanto emerge dall’ordinanza del gip di Napoli Federica De Bellis. In particolar modo, viene riportato un dialogo tra due membri dell’associazione, G.T., 25enne nato ad Avellino e residente a Marigliano, e A.R., 27enne ucraino domiciliato a Marigliano.