Addio partite, film, serie illegali al costo di appena 10 euro al mese grazie al “pezzotto”, sistema che da Napoli si è diffuso in lungo ed il largo. Pronto, infatti, il colpo di grazia dopo i tanti blitz che da anni oscurano canali che poi sono subito dopo riaccesi. Ma stavolta sembra esserci un’arma in grado di chiudere tutte le fonti. Il Consiglio dell’Agcom si è infatti riunito per discutere anche delle modifiche da apportare al regolamento della delibera 680/13/CONS del 12 Dicembre 2013 per aumentare le tutele del copyright e del diritto d’autore che riguardano il web. In particolare, l’attenzione si sarebbe concentrata sui siti internet che, illegalmente, consentono di visualizzare dirette in streaming attraverso il sistema IPTV, ovvero l’Internet Protocol Television, che consente la trasmissione sulle reti informatiche di segnali televisivi basandosi sui protocolli TCP/IP. Il classico “pezzotto”, dunque, ha adesso vita molto breve.
L’ipotesi di cui si sarebbe discusso per arginare il fenomeno é questa: in caso di segnalazione di un sito web che trasmetta illegalmente in streaming tramite sistema IPTV, questo dovrà tempestivamente essere oscurato o bloccato. E per “tempestivamente” si intende entro i 30 minuti dalla segnalazione. Insomma, impossibile riuscire a non farsi vedere da chi vigila mentre invece si deve essere presenti per gli utenti. Con questa mossa i canali possono essere oscurati praticamente al momento lasciando pochissimo spazio ai clienti.