Bolletta della luce in calo nei primi tre mesi del 2023. Ma, in termini di effetti finali, la spesa per la famiglia-tipo tra il 1° aprile 2022 e il 31 marzo 2023 sarà di circa 1.374 euro, +67% rispetto allo stesso periodo 2021-2022. Lo rende noto l’Arera. Con il calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici e l’attuazione da parte di Arera degli interventi del governo contenuti nella legge Bilancio, per il primo trimestre del 2023 il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela si riduce del 19,5%, rende noto l’Autorità in un comunicato.
Il gas
Con il livello degli stoccaggi europei di gas che si attesta a fine anno sopra l’80% della capacità disponibile e i prezzi a termine che indicano condizioni meno tese per l’equilibrio di domanda e offerta del gas nel primo trimestre del 2023 rispetto alle aspettative di inizio ottobre 2022 e ai prezzi formatisi nel mese di dicembre, anche le quotazioni a termine dell’energia elettrica si sono mosse al ribasso. Già nel quarto trimestre 2022, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico nazionale dell’elettricità (Pun) è risultato in calo del 48% circa rispetto ai livelli molto elevati del terzo trimestre 2022 (246 euro/MWh contro 472 euro/MWh in media trimestrale).
La variazione del prezzo finale pagato dai clienti elettrici risente anche degli ordinari aggiornamenti di fine anno delle tariffe di rete che, soprattutto per la dinamica inflattiva in corso, subiscono un leggero adeguamento, ma il cui impatto resta nel complesso molto limitato (+0,3% sull’utente tipo). In base a quanto previsto dalla ‘legge Bilancio’, l’Arera anche per il I trimestre 2023 è intervenuta sulle componenti degli oneri generali di sistema, azzerandole per il settore elettrico a tutti i clienti domestici e ai non domestici con potenza disponibile fino a 16,5 kW, e per il gas alla generalità degli utenti.