Una gigantesca retata che portò 33 persone in carcere per spaccio di droga. Il gruppo di Torre Annunziata, stando alle investigazioni che avevano dato corpo all’ordinanza, agiva nel Rione Penniniello e provvedeva alle richieste di consumo di stupefacenti per tutta la Penisola Sorrentina. Si disse che foraggiava i traffici per soddisfare il mercato della droga a cui afferivano i “figli di papà” della Costiera e i vip che soggiornavano per viaggi turistici. Ieri, però, il tribunale del Riesame ha scarcerato quasi tutto il gruppo di Torre Annunziata, annullando l’ordinanza di custodia in carcere nei confronti di quattro indagati: Anna Tessitore, Iolanda Carpentieri, Gaetano De Angelis e Salvatore Carpentieri (che resta in carcere per altri reati).

Erano tutti difesi dagli avvocati Giuseppe De Luca e Antonio De Martino (quest’ultimo solo nei riguardi di Iolanda Tessitore e Salvatore Carpentieri), finirono raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare emessa il 13 dicembre scorso dalla Procura di Torre Annunziata ed eseguita dai carabinieri. Ma adesso pare che l’intera costruzione di indizi non fosse in grado di sostenere le accuse dei reati ipotizzati. Il tribunale della Libertà, quindi, ha accolto l’eccezione della violazione del difetto di motivazione, da parte del Gip che ha emesso la misura cautelare, annullando quindi l’ordinanza.