Ancora racket e estorsioni di camorra prima del Natale, periodo in cui aumentano come sempre le richieste da parte di clan. In questo caso prima l’incendio dell’ingresso dell’agenzia funebre, poi la richiesta di versare al clan Longobardi-Beneduce 10mila euro. C’è tutto questo dietro l’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere a carico di due persone, gravemente indiziate del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e dal fine di agevolare l’attività del clan camorristico nei confronti del titolare un’impresa di pompe funebri di Pozzuoli.

Secondo le indagini dei carabinieri, l’imprenditore avrebbe ricevuto minacce e continue intimidazioni. Tutto solo per il denaro, grosse somme chieste all’imprenditore del settore e che sarebbero servite ad ingrassare le casse della camorra. In questo caso è andata male perché l’uomo ha denunciato.