Ancora tempo di Bonus, soprattutto per i lavoratori a basso reddito e che sono in difficoltà in questo periodo complicato di carovita e carobollette. Il Decreto Aiuti Quater, infatti, estende infatti per tutto il 2022 il tetto dell’esenzione fiscale dei fringe benefit aziendali. E dunque la soglia che fino a pochi giorni fa era pari a 600 euro a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sarà innalzata a 3mila euro. Insomma, aiuto concreto ai dipendenti delle aziende private alle prese con il caro bollette e l’aumento generale dei prezzi dovuto all’inflazione. Ma le condizioni sono stringenti.

Come racconta parolibero.it il bonus 3mila euro è facoltativo: dipende dalle decisioni della singola azienda privata. Si tratta infatti di un contributo concesso dai datori di lavoro ai propri dipendenti. Più che un bonus vero e proprio è un innalzamento della soglia massima legata al welfare aziendale: una forma di retribuzione non in denaro che va ad aggiungersi allo stipendio, non  tassabile né oggetto di contribuzione, non essendo considerato come reddito imponibile. Un sostegno che a tanti sarebbe utilissimo ma su cui si chiude troppo il cerchio lasciando la scelta alle aziende: non tutti infatti hanno l’empatia di mettersi al servizio del lavoratore, rischiando discriminazioni sul valore finale.