Una gioielleria “alleggerita” della custodia di catenine in oro per il valore di 20mila euro. Il “colpo” fu messo a segno da una coppia di “Bonnie e Clyde” di 27 e 25 anni che, abilmente, – a metà settembre scorso- portarono a termine il furto, secondo uno schema che li ha visti complici e autori di altre sottrazioni di preziosi in varie gioiellerie d’Italia. Ora, lei è finita in manette, acciuffata in Veneto. Lui è ancora ricercato. I Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia hanno ammanettato la ragazza a Favaro Veneto, notificandole l’ordinanza di custodia cautelare insieme con i colleghi della Compagnia di Mestre. La firma sull’ordinanza è del Gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura
della Repubblica.
L’accusa ai due ventenni è di avere commesso il reato di furto aggravato lo scorso 15 settembre a Sant’Antonio Abate, quando entrarono nella gioielleria locale simulando un
acquisto, poi, approfittando della distrazione del titolare, sottrassero il rotolo di velluto in cui erano custodite le catenine in oro e fuggirono. I due erano certi di avere agito tenendosi al riparo dalle telecamere del negozio, che aveva studiato insieme durante precedenti sopralluoghi.
I carabinieri della stazione di Sant’Antonio Abate hanno indagato e sono risaliti ai due ladri, già condannati per analoghi reati commessi anche in concorso tra loro in varie zone del territorio nazionale. Ora la donna è finita in carcere, mentre l’uomo è tuttora attivamente ricercato dalle Forze dell’ordine.