L’inchiesta per fare luce sul tragico episodio è riaperta dopo la confessione di un pentito di camorra. Presenti all’iniziativa con i familiari di Maikol, il padre, la moglie e i due figli, il vicesindaco di Napoli Laura Lieto, l’assessore alla Legalità Antonio De Iesu, il Questore di Napoli Alessandro Giuliano, il Presidente della Fondazione Trianon Giovanni Pinto le associazioni Y Forcella, le ragazze dell’associazione WAU e L’Altra Napoli, Raffaele Del Gaudio e Veronica Carrasco di ‘Cala la pasta’, i familiari di Annalisa Durante, Giuseppe Pinto padre di Ornella vittima di femminicidio, il parroco di Forcella e il deputato di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
“Una bella testimonianza contro la violenza dei clan e la legge della camorra che in queste strade continua a mietere vittime – ha dichiarato il deputato Francesco Emilio Borrelli. Oggi le istituzioni, la Radiazza, le tante associazioni promotrici di questa iniziativa come quella dei commercianti di Forcella, l’Altra Napoli, il teatro Trianon e tanti cittadini che hanno partecipato all’iniziativa, gridano con forza il loro No alla camorra. Il loro rifiuto alla cultura della violenza e della sopraffazione.
Questa targa con il suo messaggio prezioso ‘Mai abbassare la guardia nella custodia della legalità’, oltre a ricordarci Maikol è un ricordo delle tante vittime della follia criminale che spesso, a fine anno, ha colpito persone innocenti. Ricordo Giuseppe Veropalumbo, ucciso a Torre Annunziata il 31 dicembre del 2007 da un proiettile vagante mentre era in casa con la sua famiglia, Nicola Sarpa, ucciso da un proiettile vagante esploso dalla figlia di un boss ai Quartieri Spagnoli per festeggiare il capodanno del 2008, Francesco Rossi, 50 anni, ferito per errore a Sant’Anastasia.